A Palermo l’evento storico del XXI secolo: il Gay Pride 2013, come dire: signori palermitani e siciliani il pranzo è servito! Si passa così dalla coppola e la vastedda (cesta di paglia) di ricotta, ai cachì (loti) come se nulla fosse, strano a dirsi per la terra del Gattopardo no? Dall’oscurantismo arcaico dei giorni della civetta al percorso innovativo della coppia del secolo: il duo comico Orlando/Crocetta, con Palermo e la Sicilia fuori da qualsiasi ghetto? beh, fuori dal ghetto si, ma dentro i labirinti del ridicolo fra il sacro e il profano ci siamo dentro, eccome...? e mentre sua Santità Papa Francesco organizza battaglie pro-famiglia e tuona dal vaticano per la sacra unione uomo/donna, c’è chi da “buon ex democristiano” ha deciso con coerenza ideologica di sovvertire totalmente gli insegnamenti di De Gasperi prima e di Andreotti poi, fregandosene altamente delle direttive papali, è il caso di quel genio incompreso di Leoluca Orlando. Sia chiaro noi del Movimento Sociale d’Azione rispettiamo la natura eterogenea…, non siamo razzisti e non odiamo i gay, che sono creature dell’Onnipotente come tutti… , ma non amiamo vedere calpestati i valori e la dignità dell’uomo, la sana e corretta educazione familiare ricevuta e soprattutto quanto appreso dalle dottrine della nostra Madre Chiesa, tramandate nel corso dei secoli. Intanto i cittadini affondano nelle paludi della miseria… con l’amministrazione comunale palermitana del “SINDACO CHE LO SA FARE” che piange dalla mattina alla sera (dichiarando di avere i cassetti vuoti) quando si tratta di aprirli per trovare soluzioni tampone ai lavoratori della Gesip e dell’Amia, o di supportare associazioni e cooperative che da anni operano nei settori del sociale e che attualmente si trovano nella totale impossibilità di aiutare il prossimo, poiché privi di aiuti e supporti finanziari. Viviamo una situazione paradossale e fuori dai canoni della razionalità, con padri di famiglia disoccupati che non possono comprare il latte ai bambini, o madri di famiglia che stentano a mettere la pentola per un piatto di pasta e che piangono e si disperano per il futuro incerto dei propri figli. Aggiungiamo anche il supporto finanziario e morale dello staff regionale dell’A.R.S. alla manifestazione, con in testa il Presidente Rosario Crocetta che manda in tilt da mesi il suo Parroco di Gela, per comportamenti offensivi all’indole ecclesiastica, che da personaggio di spettacolo qual è tiene in bilico gli ex PIP, gioca come il gatto col topo con i dipendenti della Formazione Professionale e si diverte con i forestali, questi ultimi difesi e rassicurati in una trasmissione dell’amico di indole “rossa” Giletti e adesso chiusi nella scatola del dimenticatoio. Pensate che si scomoderà da Roma persino il Presidente della Camera Laura Boldrini, in rappresentanza delle Istituzioni nazionali e che inaugurerà oggi la kermesse presso i Cantieri Culturali della Zisa. Come dire buon sangue non mente eh, illustrissima Onorevole Boldrini? tutta figlia di suo padre, non c’è che dire…? Queste caste bolsceviche? li insabbi oggi e fuoriescono domani… come il bruco di campagna. Come si arriverà al 23 Giugno, data di chiusura dell’evento? Detta in gergo siculo, sicuramente a fischa e pirita (fischi e pernacchie), ma Crocetta dichiara spudoratamente che la la realizzazione di questo Pride è la battaglia per una società fuori da qualsiasi ghetto e che sta lavorando insieme al Sindaco Orlando all’idea di Palermo capitale della cultura, una società dove siano riconosciuti i diritti di cittadinanza per tutti…, “per tutti gli eterogenei naturalmente”. Alla faccia di chi soffre la drasticità del quotidiano, bisogna proprio riconoscerlo cari i nostri grandi politici della terra dei ciclopi…! occhio però perché potrebbe esserci un Ulisse dietro l’angolo, pronto a spodestarvi per il bene di un popolo schiacciato dal despotismo di taluni… giullari di corte che tentano di catapultarci nel medioevo. Eh già perché i giullari erano i tipici personaggi di quell’epoca, altro che RIVOLUZIONE, siamo all’INVOLUZIONE culturale caro Presidente, protettore dei diversi….!!! W il popolo del sociale, la famiglia e la nostra Madre Chiesa!
(L'Organigramma Federale del M.S.A.)
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